Storia Scrapbooking

Lo SCRAPBOOKING nasce e si sviluppa nel 1800 nell’Inghilterra Vittoriana ed in seguito si diffonde in America.
Inizialmente consisteva nel raccogliere in un piccolo libro scritti di ogni tipo, disegni e piccoli oggetti incollati.
Ben presto diventa una mania e si diffondono i manuali, corsi e club di “SCRAPBOOKERS”.
Con la scoperta della fotografia il concetto di SCRAPBOOKING si evolve, la foto si pone al centro di tutto, e le possibilità di raccogliere i propri ricordi si moltiplicano.
Il significato letterale di SCRAPBOOKING significa “Libri dei Ritagli”, ed è l’arte di raccogliere ricordi in modo creativo.
Lo Scrapbooking cartaceo prevede come strumenti di base la carta, le forbici, la colla e i colori.
Esistono molte tipologie di carta e cartoncini che possono essere impiegate nello Scrapbooking,
in diverse grammature, formati e decorazioni. Le forbici possono prevedere dentellature particolari
per creare lavori di maggior effetto. La qualità della colla è una caratteristica essenziale per
lo Scrapbooking, perché la presenza di acidi al suo interno può danneggiare la qualità delle immagini.
La colla stick è, per la sua praticità, la più utilizzata, così come lo scotch biadesivo.
Per quanto riguarda i colori possono essere utilizzati matite colorate, pennarelli o penne a base d’acqua, tempere o acquerelli, che consentono allo Scrapper di creare sulla carta l’effetto desiderato.
A questi strumenti ne possono essere aggiunti molti altri, utili alla decorazione o embellishment delle pagine, come: le perforatrici, che consentono di ritagliare la carta in diverse forme,
timbri, template (maschere, sagome, ritagli di lettere), ritagli di stoffa, perline e altri materiali decorativi.
Nello Scrapbooking la fantasia è l’elemento principale.